Author Archives: Radiocane

Da che parte stare: contro i lager di Stato

La storia dei Centri di reclusione per immigrati (prima Cpt, poi Cie, ora Cpr) è una storia segnata da una conflittualità permanente di cui si sono fatti carico in prima persona i reclusi e che, di rivolta in rivolta, era giunta alcuni anni fa a compromettere seriamente la macchina della “detenzione amministrativa” e delle espulsioni. Negli ultimi mesi, mentre si procede al riallestimento di nuovi o rinnovati lager (“uno per ogni regione”, secondo i progetti che la Lega ha ereditato

Lontano da dove? E fino a quando? Oreste Scalzone su rifugiati ed estradizione

Un quarantennio fa, nel biennio 1980-81, il “fenomeno” del pentitismo dilaga e si propaga «come una specie di tsunami» che investe anzitutto il reticolo di solidarietà diffuso attorno alle azioni armate, più che alle formazioni, nel quale gl’Inquirenti individuano la “base” dei “fiancheggiatori” da far saltare onde isolare i “terroristi”, secondo noti e sperimentati schemi “antiguerriglia”, autodefiniti anche “controinsurrezionali”. E mentre a centinaia vengono lasciati a marinare in condizioni detentive “pro-tempore” secondo l’estro e la cattiveria dettati dall’“emergenza nazionale”, non

M.A.E. dire mai! Un’intervista con il Comité Soutien Vincenzo

Avevamo già registrato con loro un’intervista a settembre in cui raccontavano della reazione immediata all’arresto di Vincenzo e ci rassicuravamo a proposito della loro testarda convinzione di poter bloccare la sua “estradizione” verso l’Italia. Sulla vicenda abbiamo pubblicato di recente anche  una chiacchierata con Vincenzo. In questa nuova intervista tornano a parlare alcuni partecipanti del Comité Soutien di Rochefort en Terre, e lo fanno riprendendo il filo degli eventi  a partire dal 15 novembre, giorno della liberazione del Vince, e raccontando

Alla stazione con i fucili. L’autonomia proletaria nella Calabria degli anni Settanta

Abbiamo incontrato Francesco Cirillo di passaggio a Milano per la presentazione del suo libro Sud e ribellione. Dall’autonomia proletaria calabrese alla rete meridionale del Sud ribelle. Da lì, questa narrazione sulle origini storiche e la dinamica di una vicenda poco nota ai più: il movimento dell’autonomia proletaria emerge come una rottura del quadro socio-politico della Calabria a cavallo tra anni Sessanta e Settanta e, col suo combinato di “plasticità” e “nomadismo”, di “comunicazione fisica” e “passionalità”, aggiungendovi quel tanto di

Tra testa e mento. Vis-à-vis con Vincenzo

Abbiamo scelto come titolo “Tra testa e mento” perché è l’espressione che Vincenzo usa per descrivere il suo attuale stato di “riemersione” dopo un “tuffo nell’incognito” durato otto anni. Un altro titolo possibile sarebbe stato “il lato incognito”, sia per i rimandi all’esperienza di latitanza, intesa come forma di vita che sfugge all’identificazione, sia per i riferimenti all’incognito inteso come variabile sconosciuta che talvolta può giocare di sponda con la realtà e modificarla. Di questa possibilità nascosta, che è condizione

Grecia: sull’arresto di due compagni antifascisti

  “Le sedi dei fascisti si chiudono col fuoco”. Coerentemente con questo motto dell’antifascismo militante, nel novembre del 2019, un attacco incendiario chiude l’ultima sede di Alba Dorata di Atene. Alcune settimane dopo, mentre la PM del processo contro l’organizzazione nazista ne chiede l’assoluzione complessiva, due compagni vengono arrestati in relazione a quell’attacco. Di questa vicenda ci racconta un compagno ateniese. Un’occasione anche per fare il punto sull’andamento del processo contro Alba Dorata e sulla presenza dei fascisti in città.

Cile: las balas que vos tiraste van a volver!

Uno sguardo sul Cile dal racconto di un compagno cileno dove veniamo a sapere come tra le varie pratiche di lotta nell’attuale fiammata insurrezionale vi sia “l’evasione della metropolitana”, ovvero non pagare il biglietto, il “prendersi la notte”, ovvero attuare sabotaggi o attacchi incendiari alle caserme, nonché la decisione di “restituire le pallottole” che la polizia ha sparato sulla gente. Come per l’Ecuador e ancor più in Cile si uniscono diverse rivendicazioni che coinvolgono studenti, famiglie, anziani, lavoratori, soprattutto nei quartieri

La casa è dappertutto: voci dalla Barona

Tra le strade e i cortili della Barona, zona popolare del quadrante Sud-Ovest di Milano, da qualche anno un gruppo di amici persegue un altro modo di abitare il quartiere. Come terreno d’incontro e di lotta viene scelta la “casa” e come prima sede lo scantinato di un caseggiato. Col tempo questa amicizia prende il nome di CAAB e la forma di un comitato di quartiere, nato dal basso, slegato dalla pletora di associazioni che fanno dell’inclusione sociale un vettore

Torino: su quel pezzo di città di nome Balon

L’implacabile coerenza di chi sta ridisegnando il tessuto urbano e sociale di Torino, con un’applicazione da manuale degli imperativi della gentrificazione, non poteva certo tollerare la presenza di alcuni venditori di stracci nel Balon, lo storico mercato delle pulci della città. Giacché nelle categorie merceologiche appetibili per i nuovi abitanti di Porta Palazzo può certo rientrare l’usato, purché di antiquariato o adeguatamente vintage. Così assistiamo a una storia di ridefinizione, nominale e fattiva, degli spazi del quartiere e alla cacciata degli straccivendoli

Che storia! 25 anni di consultorio autogestito a Milano

Nei locali di via dei Transiti, all’interno dell’ambulatorio medico popolare, da 25 anni alcune compagne hanno dato forma a un consultorio autogestito che, a Milano, rimane un punto di riferimento per tutte le donne che desiderano prendere in mano la propria salute in modo critico e autodiretto. Il racconto di una compagna del consultorio ricostruisce come, in questo quarto di secolo, le esigenze e le emergenze delle donne – contraccezione, aborto, sessualità, menopausa – siano state affrontate in rapporto alle

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