Cronache & Corrispondenze

Sotto il grattacielo Intesa San Paolo. Intorno agli arresti del 3 giugno.

Torino, 3 giugno 2014. Centoundici indagati, dodici compagni/e in carcere, cinque arresti domiciliari, quattro obblighi di dimora, quattro divieti di dimora, quattro obblighi di firma. Questi i numeri dell’ennesima operazione repressiva condotta dalla Procura di Torino che, questa volta, prende di mira gli ultimi due anni di lotta contro gli sfratti. Oltre a togliere dalle strade compagni/e che hanno sperimentato insieme ad altri sfruttati la possibilità della resistenza, l’operazione appare complementare alla volontà politico-predatoria di imporre un preciso riassetto urbanistico

Barcellona: sgomberi e barricate

Barcellona, 27 maggio 2014. Dopo diciassette anni di vita, viene sgomberato e demolito lo spazio occupato Can Vies, nel quartiere Sants. Per tre giorni, nelle strade della città, presidi, manifestazioni, scontri e barricate. Ci siamo fatti raccontare da due compagni di Barcellona come stanno andando le cose.   Scarica il podcast

Contro la morte nucleare: sul corteo del 3 maggio a Pisa

A Pisa sono stati sversati 750.000 litri di sostanze radioattive in mare, pochi ne sono a conoscenza, e tra quei pochi qualcuno si sta impegnando a diffondere la notizia che il nucleare non se ne è mai andato. L’università di Ingegneria nucleare di Pisa, che fa parte del CIRTEN, un consorzio interuniversitario per la ricerca tecnologica nucleare formato da alcuni atenei quali quelli di Milano, Torino, Bologna, Padova, Palermo e Roma, studia e progetta quei reattori di quarta generazione che

Ancora su quel tetto. Sullo sgombero della Pizzeria occupata

2 aprile 2014, ore 4.30. Celere e digos irrompono nell’Ardita Pizzeria del Popolo, svegliando gli occupanti che prontamente si barricano nella palazzina e resistono dai ballatoi. Una estenuante fatica logora la sbirraglia, che tenta di oltrepassare le barricate, ma solo dopo due ore riesce ad aprirsi un varco. Due compagni nel frattempo si sono asserragliati su quel tetto che, per la seconda volta in meno di un anno, è teatro di resistenza, cosa che lascia con l’amaro in bocca i

Operazione Outlaw: il fatto non sussiste

Lunedì 31 marzo 2014. La sentenza di primo grado al processo contro i compagni del Fuoriluogo (con l’accusa dapprima di “associazione a delinquere con finalità eversiva”, ridimensionata poi in “associazione a delinquere” semplice) finisce col confermare il senso dell’inchiesta ai loro danni. Un impianto accusatorio sgangherato, testi che si contraddicono e PM che dànno tutta l’impressione di non crederci per nulla: il tutto per un bieco espediente questurino vòlto a togliere di mezzo per qualche tempo alcuni anarchici dalla città

Sud America, Uruguay e movimento anarchico

Pubblichiamo ampi stralci di una lunga conversazione con un compagno anarchico di Montevideo passato di recente in Italia: uno sguardo sul Sud America, sullo sviluppo del piano di integrazione capitalista denominato IIRSA, sui governi di sinistra in molti stati latino-americani e sulla via nazionale al capitalismo buono da essi sostenuta. Ma anche uno sguardo rivolto alle lotte che si stanno articolando contro le gigantesche infrastrutture in agenda e soprattutto un approfondimento sul movimento anarchico sudamericano, la sua crescita, i suoi

Rimini. Fascisti in Riviera

Rimini, notte di sabato 8 marzo, in un locale della zona alcuni compagni incrociano un gruppo di fascisti, due dei quali ex appartenenti a Forza Nuova. Ne nasce un diverbio, che culmina con l’accoltellamento di due compagni, uno dei quali versa ancora in gravi condizioni a causa dei vari colpi infertigli all’addome. La stampa descrive il fatto come una rissa tra bande, ma noi sappiamo bene che quando un fascista arma la propria mano contro un/a compagno/a, ha già operato

Milano tra sgomberi e occupazioni

Milano. 11 Marzo. Alle porte della città, a Sesto San Giovanni, viene sgomberato  dopo alcune settimane di occupazione il gigantesco stabile Ex Impregilo (oltre 30.000mq). Nel mentre,alcuni chilometri più a sud, nello storico quartiere popolare del Giambellino alcune decine di persone decide di prendere possesso di alcuni negozi abbandonati,  di occuparli e renderli immediatamente agibili come luogo di incontro collettivo. Se lo sgombero di Sesto segue a ruota gli strilli della stampa borghese meneghina riguardo le continue occupazioni e i

Parchi, ruspe e gente arrabbiata: sulla lotta No Canal a Milano

Una vicenda per molti versi significativa, quella della lotta NoCanal di Milano. Comitati cittadini in difesa di alcuni parchi nella metropoli, l’arroganza dei promotori di Expo 2015 che, dotati di poteri straordinari, portano avanti una logica predatoria sulla città; l’illusione del dialogo con le istituzione e la sua impossibilità reale, nonché alcune possibilità pratiche che si schiudono nel seno della lotta. Anche in vista del corteo previsto per il 16 febbraio 2014, ci siamo fatti raccontare quest’esperienza da un compagno

Amburgo zona rossa

Amburgo. Inizio 2014. Stato d’eccezione dichiarato in città, alcuni quartieri dichiarati “zone di pericolo” a tempo indeterminato. Un passo indietro. Amburgo. 21 dicembre 2013. Un enorme corteo a difesa di uno storico spazio del movimento cerca di partire dal punto di concentramento e dispiegarsi per la città . La polizia si schiera subito con mezzi corazzati e impedisce di fatto alla manifestazione di prendere il via. Da qui seguono ore e ore di scontri diffusi per le strade. Una stazione

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