Bruxelles: l’impossibile maxi-prigione

dossiermaxiprison-r

“A partire da dicembre 2012, abbiamo cercato di essere presenti in diversi quartieri di Bruxelles, collegando il proposito di lottare contro la costruzione di una maxi-prigione alla critica delle trasformazioni in corso a Buxelles e della prigione in quanto tale”. In questi termini, un dossier contro il progetto di maxi-prigione (su cui esiste anche un bel video in francese) sintetizza l’approccio che muove alcuni compagni belgi in questa lotta specifica: diffusione decentralizzata e imprevedibile delle ostilità, intervento in un contesto già caratterizzato da forti antagonismi sociali e che ha visto, dal 2006 al 2011, la diffusione di importanti rivolte contro e intorno alle carceri. Di questa lotta ci siamo fatti raccontare da alcuni compagni di Bruxelles, anche in relazione al processo che il 22 gennaio 2016 ha avuto inizio ai danni di quattro compagni con la grottesca accusa “di non aver impedito” la distruzione di un modellino del maxi-carcere esposto nei locali della “Régie des Bâtiments”, l’ente pubblico-privato ufficialmente designato come “l’expert immobilier de l’état fédéral”.

AGGIORNAMENTO: Venerdì 19 febbraio quattro imputati nel processo per la distruzione del modellino della maxi-prigione sono stati condannati in primo grado a 10 mesi, con 3 anni di condizionale, e a una multa complessiva di 3.600 euro. Questa condanna di primo grado permette alla Régie des Batiments di chiedere risarcimenti che potrebbero arrivare a 40.000 euro. L’elemento principale usato dalla procura è stato il rifiuto da parte degli accusati di avanzare delle scuse in merito alla distruzione (da cettesemaine.info).

Scarica il podcast