Tag Archives: lotta alle infrastrutture

Contro le basi in Sardegna: sul corteo di Capo Frasca

Terra di vastissime servitù militari, da sempre la Sardegna è stata anche terra di lotte antimilitariste che tra il 2014 e il 2017 hanno conosciuto una particolare vivacità, fatta di manifestazioni, tagli delle reti e interruzioni delle esercitazioni. Una vivacità alla quale gli inquirenti hanno voluto porre fine con l’operazione Lince, con diversi capi di imputazione nei confronti di trentanove persone e con il consueto pacchetto associativo ai danni di cinque imputati. In vista del corteo che si terrà a Capo Frasca

Ambizioni sul fondo del mare. Internet e l’Africa

Se siamo abituati a sentir parlare degli oleodotti e dei gasdotti che trasportano i combustibili fossili – e per questo dettano l’agenda geopolitica internazionale – meno noti sono i cavi attraverso i quali transitano i dati che permettono l’esistenza di Internet: una rete fisica che si snoda per mari e terre connettendo macchine ed esseri umani nel Grande gioco dell’informazione (che presuppone la produzione di altrettanto grandi flussi intercontinentali di energia elettrica). Dalla corsa alla digitalizzazione del Pianeta non è

No Tav: sgombero e resistenza a San Didero

In Val di Susa, a San Didero, sono tornate le ruspe e le quadre di operai difesi dalla solita folta sbirraglia, attrezzata di tutto l’armamentario dell’antisommossa. Obiettivo: sgomberare il presidio permanente a difesa di quei territori dall’ennesimo rovinoso e inutile progetto, ossia la costruzione di un nuovo autoporto, e l’avvio dei primi lavori. Un compagno dalla Valle ci racconta le varie tappe dello sgombero e di una settimana di resistenza, con i presidianti sul tetto e un’ampia solidarietà che si è espressa sui sentieri di queste terre.

Il caso Caffaro: una pandemia silenziosa

Policlorobifenili, Mercurio, Cromo Esavalente, Tetracloruro di carbonio, Esaclorocicloesano… il tutto ben pressato nelle terre bresciane, dove l’industrializzazione, nel tempo, ha inquinato in maniera cronica, subdola e silenziosa. Tra i maggiori artefici di questo disastro in corso c’è la Caffaro, un antico stabilimento chimico, dismesso da oltre dieci anni, abbandonato a un lento degrado senza alcun intervento di bonifica; solo un recente, ma colpevolmente tardivo, interessamento della magistratura ha avviato un procedimento penale, quando ormai i bresciani erano già stati abbondantemente

Eni: verde come un cane

  Cosa ci fanno gli esperti dell’Ente Nazionale Idrocarburi in cattedra a parlare di ambiente? E come è cambiato il modo in cui i grandi trafficanti di gas e petrolio si raccontano? Se un tempo dire “essere al verde” era come dire “non avere un soldo”, oggi invece il colore “green” attira enormi fiumi di denaro. Per metterci sopra le mani, o le zampe, occorre però cambiare abito e ritinteggiarsi il pelo, attraverso un’articolata campagna di “greenwashing”, senza per questo

Un esproprio: contro l’autoporto

A sentir parlare di “espropri di terreno” la mente vola a quella odiosa pratica di spossessamento che dall’alto piove verso il basso, talvolta colpendo una vigna, talaltra un uliveto o, perché no, un pascolo, un bosco, una casa, un mulino o un’area archeologica, per farne vincoli autostradali, oleodotti, tunnel o altri “siti di interesse strategico nazionale”. Questa volta però funziona al contrario: una grande area abbandonata viene espropriata, dagli stessi abitanti, contro i progetti di Telt, che vorrebbe movimentare terra

Francia: la Zad al bivio.

La lotta della Zad di Notre-Dame-des-Landes, in Francia, attraversa una delle fasi più complesse della sua storia. Potrebbe sembrare un paradosso, ma corrisponde a una logica stringente: archiviata la vittoria “contro l’aeroporto” (con l’abbandono definitivo del progetto da parte dello Stato), resta aperta la questione del “suo mondo”. Lo Stato francese, infatti, non ha certo deposto le armi e, alternando la politica della “mano tesa” alla ferocia militare contro una popolazione considerata ostile, pretende di imporle una resa incondizionata. Da

No Tap: punto e a capo

Insieme ad alcuni compagni attivi da tempo nella lotta contro la costruzione del TAP in Salento, facciamo il punto della situazione di quanto è successo negli ultimi mesi. Riflessioni sui metodi di lotta adottati, considerazioni critiche intorno al contesto territoriale tra zona rossa e tentativi di sabotaggio, e infine spunti e possibilità per il futuro prossimo. Scarica il podcast

La mal’aria soffia ancora su Lentini

Non è certo una novità che il traffico dei rifiuti costituisca uno dei gangli dell’economia finanziario-predatoria attorno ai quali le consorterie politico-affaristiche si stringono a coorte e che – sull’onda delle frequenti “emergenze rifiuti” decretate ora in questa ora in quell’area, l’alternanza di fasi di “stoccaggio” e operazioni di “bonifica” – tale traffico accompagni i diversi cicli storici, accumulando e stratificando ragioni di nocività. Ne deriva che “l’economia della discarica” viene a investire con particolare veemenza e protervia certi territori

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