Tag Archives: studenti

Grecia: fuori gli sbirri dalle università

Uno degli elementi che nei primi mesi del 2021 hanno rivitalizzato le piazze in Grecia, oltre alle azioni in solidarietà con Dimitris Koufondinas, è stato il movimento studentesco. Nato in opposizione a una nuova legge sull’istruzione, che mira a limitare gli spazi di libertà nelle università, questo movimento ha dovuto anzitutto rompere con le misure restrittive imposte col pretesto della pandemia, ma ha saputo anche ridefinire alcune logiche decisionali interne agli atenei. Da un compagno di Salonicco, una descrizione di

Nei meandri del dispositivo correttivo minorile

Da anni ormai, nella aule scolastiche di ogni genere e grado, l’educazione alla legalità rappresenta di fatto una materia trasversale vòlta a inculcare le basi ideologiche della cittadinanza e dell’obbedienza, secondo cui «la legge è sempre buona» e «se si vogliono cambiare le cose, bisogna cambiare la legge» – beninteso: «secondo le modalità previste dalla legge stessa». Stante la delicatezza della materia da plasmare, il trattamento riservato ai “minori” che decidono determinare in piena autonomia i propri valori e, soprattutto,

Padri e figli

Le (ahinoi poche) mobilitazioni giovanili e studentesche dello scorso autunno hanno destato la morbosa attenzione della questura di Milano e delle autorità inquirenti. Con mossa tanto anomala quanto indicativa di questi tempi grami, la procura dei minorenni ha pensato bene di imbastire una maxi-inchiesta a carico di undici compagni. Nel contributo che segue, l’avvocato Eugenio Losco, membro del collegio di difesa, espone forma e sostanza di questa novità repressiva, mentre la redazione di radiocane dice la sua. Scarica il podcast

La scuola va al lavoro. Su alternanza e dintorni

La scuola, un tempo parcogiochi di “studenti” e “giovani ribelli”, per l’odierna generazione scuolalavoro si configura come la scena, sotto forma di “stage formativi” e sotto il grottesco e nient’affatto bonario titolo di “buonascuola”, per la rinnovata replica del lavoro gratuito e obbligatorio come precondizione dell’Esame di Stato. Con sfacciata riproposizione dell’argomento col quale un tempo veniva giustificato il regime delle workhouses, il lavoro viene così spacciato come perno dell’”educazione”, in evidente sintonia con altri campi dell’educatoriato sociale dediti al

L’università va alla guerra

Cos’è la conoscenza? Un lume nelle tenebre o un fiammifero in mano ai piromani del mondo? Quando a parlare di lumi sono i piromani stessi viene il dubbio che intendano fiammiferi. Dalla cybersecurity agli studi di psicologia applicata, dai droni all’analisi politologica: ogni rivolo di conoscenza cola nella fucina della guerra, ogni sete di sapere porta acqua al molino delle armi, e la differenza tra civile e militare si perde sul filo di un’ etica sospesa, per nuovi studenti funamboli

La scuola va alla guerra

I Generali salgono in cattedra. I bambini vengono portati in gita nelle basi militari. Gli studenti vanno a lavorare gratis nelle industrie belliche. Cosa sta accadendo e perché accade? Per quanto la si scacci dai nostri pensieri come fosse mosca, la guerra non è un fastidio lontano, un’esperienza imprendibile, incorporea, astratta. E neppure riguarda solo altri cieli, altri mari, altre latitudini. È piuttosto qui tra noi, ora, e non come spettro di passaggio, ma come presenza persistente e concreta, come

Tanto per cominciare. Nuova occupazione studentesca a Milano

Tanto per cominciare si potrebbe farla finita. Con che cosa? A scelta, in ordine sparso, secondo i gusti. In fin dei conti c’è l’imbarazzo della scelta. A pochi giorni dall’inizio dei rituali di mobilitazione studentesca, alcuni ragazzi sembrano partire da qui, con una nuova occupazione in pieno centro a Milano, via Lanzone, per scrollarsi di dosso un certo immobilismo studentesco. A caldo, due voci degli occupanti. Scarica il podcast

Messico: FueElEstado

Di passaggio da Milano, due compagni, profondi conoscitori del Messico, riferiscono sulla situazione esistente in questo “Paese molto vivo, in cui la morte è molto presente”. Spunto del discorso è la scomparsa a Iguala, città dello Stato sud-occidentale di Guerrero, di 43 studenti della scuola rurale di Ayotzinapa, il 26 settembre 2014. Questa tragica vicenda viene qui illustrata nel suo effettivo contesto politico-sociale, sia vicino che remoto, e in alcune delle sue conseguenze più rilevanti, quali un lungo ciclo di

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