Tag Archives: Spagna

27F: gli anarchici dall’accendino ocra

Un anno è passato da quando le strade spagnole, e soprattutto catalane, si sono animate per le vivaci proteste contro l’arresto del rapper militante Pablo Hasel. Un anno dopo il quale quattro anarchici italiani sono ancora in stato di detenzione preventiva con le accuse pesantissime, ancorché inconsistenti, di organizzazione criminale e tentato omicidio. Anche in vista della manifestazione che si terrà a Torino il 27 febbraio, abbiamo chiesto a un compagno del Comitato 27F di farci il punto della situazione.

Rivolte e repressione in Spagna: il caso Pablo Hasel

L’arresto del rapper militante Pablo Hasel, avvenuto in Catalunya il 16 febbraio 2021, con la duplice accusa di incitazione al terrorismo e vilipendio alla corona, e la conseguente ondata di manifestazioni e rivolte di piazza ci dicono molto dell’attuale situazione in Spagna. Se da un lato, infatti, la monarchia iberica mostra ancora una volta la sua pulsione a reprimere le molteplici forme di dissenso interno, anche in virtù della Ley Mordaza, dall’altro lato appare altrettanto chiara la profonda crisi sociale

Il testimone è alla strada. Sulla lotta di Patxi Ruiz

Il 9 maggio scorso Patxi Ruiz, prigioniero politico basco, veniva convocato dal direttore del carcere di Murcia II e pesantemente minacciato di ritorsioni anche fisiche, con il pretesto della sua partecipazione attiva ad alcune proteste dei detenuti contro la gestione penitenziaria dell’emergenza covid. Per denunciare questi fatti, e più in generale per attaccare le condizioni di ricatto e minaccia sistematica a cui sono sottoposti i prigionieri politici, dal giorno seguente Patxi ha intrapreso un duro sciopero della sete (durato 12 giorni) e

Spagna: la legge del silenzio

Tornato recentemente alla ribalta a causa di alcuni eventi repressivi in Spagna, l’articolo 578 del Codice Penale spagnolo, con la sua liberticida estensione, ovvero la Ley Orgánica de seguridad ciudadana detta Ley Mordaza, è una legge composta da 44 articoli che – con la scusa di una più ampia e maggiore attenzione alla “sicurezza” – può muovere i suoi tentacoli punitivi in mille direzioni oltre a colpire in termini sia detentivi che pecuniari grazie a una sorta di amministrativizzazione della

Cartoline dalla Catalogna

Una giornata surreale con le urne elettorali che circolano clandestine per le città e la polizia che irrompe a martellate nei seggi; un susseguirsi di cariche, tira e molla e capannelli,  che a sera contano diverse centinaia di feriti. Continua così il ballo mascherato attorno all’indipendenza della Catalunya, dove la democrazia inciampa nel grottesco e lo Stato spagnolo ci dona un franco ricordo dei suoi giorni migliori. Due testimonianze raccolte a caldo dalle strade di Barcellona e di Tarragona durante le

Brevi da Barcellona

Nelle convulse ore successive ad uno scontro  impensabile tra differenti livelli istituzionali dello Stato Spagnolo, un compagno di Barcellona ci fornisce alcune prime riflessioni a caldo  sulla situazione e alcuni elementi per cercare di comprendere al meglio quanto va accadendo Scarica il podcast

Spagna: sul processo a Monica e Francisco

Dopo quasi due anni e mezzo di detenzione preventiva, i giorni tra l’8 e il 10 marzo 2016 si terrrà a Madrid il processo ai danni di Monica Caballero e Francisco Solar, con le accuse di danneggiamento, cospirazione e appartenenza a gruppo criminale con finalità di terrorismo. Un caso, il loro, per molti versi significativo e importante. Se infatti esso ha funzionato in Spagna da apripista per le molteplici operazioni contro gli anarchici spagnoli (a partire dal caso Pandora), dall’altro

“Robin Hood” nelle carceri spagnole: Amadeu Casellas

Amadeu Casellas ha passato più di un quarto di secolo nelle carceri spagnole per aver commesso qualche decina di rapine durante gli anni Settanta e Ottanta. In prigione ha preso parte alla diversificazione delle forme di lotta dei detenuti e a una serie impressionante di scioperi della fame, l’ultimo dei quali – messo in atto per ottenere la revisione delle proprie condanne – vide un’ampia ondata di mobilitazioni e solidarietà in suo favore in Spagna e a livello internazionale. Rilasciato

Amor y rabia. Sull’operazione Pandora (Spagna)

Paese che vai, antiterrorismo che trovi. Il 16 dicembre 2014, a Barcellona e in altre città spagnole, scatta un insieme di perquisizioni ai danni di compagni e compagne del movimento anarchico. Undici persone vengono fermate; per sette di loro viene confermato il carcere preventivo con l’accusa di “terrorismo”. Un resoconto e un’analisi della situazione e della vicenda da parte di una compagna di Barcellona. Qui il conto della cassa di solidarietà e qui gli indirizzi delle compagne e dei compagni

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