Cronache & Corrispondenze

Urla non sopite: sulla lotta contro i C.I.E. a Torino

  «…Crediamo che sia importante identificare i collaboratori della macchina delle espulsioni. Chi, dalle espulsioni, dai pestaggi ed anche, a volte, dalle rivolte ci guadagna. Che sia importante portare la lotta contro i Centri anche al di fuori di quelle mura, che la lotta è ovunque per chi sa guardare con i giusti occhi.» Questo il principio che ispira la lotta di chi a Torino, nonostante l’insistenza repressiva di Questura e Procura, ha deciso di proseguire le ostilità contro la

Trento: sgombero dell’Assillo

Trento, 13 maggio 2015. Dopo quasi due mesi di vita, l’Assillo Occupato viene sgombrato. La narrazione della giornata da parte di uno degli occupanti (mentre stavamo pubblicando il presente contributo veniamo a sapere che a fronte di un nuovo tentativo di occupazione in serata ci sono state immediate cariche da parte della celere). Scarica il podcast

Milano aspetta expo: pulizie di primavera

30 aprile 2015. Nella febbrile attesa dell’expo, torme di poliziotti si aggirano per i quartieri di Milano già designati come luoghi di concentrazione di elementi pericolosi. Il clima è quello di una caccia al tesoro combattuta tra squadriglie di boyscout senza controllo alla festa di San Giorgio, ma si portano via in ostaggio una giovane compagna, Arianna. Lieti di annunciare che nessuno sgombero ha avuto luogo in piazza Prealpi e dintorni e che, come potete sentire, la voce di radiocane

Ritorno a Cremona

A qualche settimana dall’aggressione fascista contro il centro sociale Dordoni (col grave ferimento di Emilio) e dal corteo del 24 gennaio 2015, ritorniamo con alcuni compagni del Kavarna su quelle giornate e sulle minacciate ritorsioni ai danni delle realtà antagoniste di Cremona. Scarica il podcast

Amor y rabia. Sull’operazione Pandora (Spagna)

Paese che vai, antiterrorismo che trovi. Il 16 dicembre 2014, a Barcellona e in altre città spagnole, scatta un insieme di perquisizioni ai danni di compagni e compagne del movimento anarchico. Undici persone vengono fermate; per sette di loro viene confermato il carcere preventivo con l’accusa di “terrorismo”. Un resoconto e un’analisi della situazione e della vicenda da parte di una compagna di Barcellona. Qui il conto della cassa di solidarietà e qui gli indirizzi delle compagne e dei compagni

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